Pubblicato in: Fabio Fazio, Festival di Sanremo 2014, Rai 1

Festival di Sanremo 2014, Fabio Fazio e Giancarlo Leone replicano alle polemiche su Rufus WainWright e si dicono non preoccupati dall’arrivo di Beppe Grillo: ecco alcune dichiarazioni nel corso dell’Alfonso Signorini Show, programma di Radio Monte Carlo.

Si parte dall’annunciata presenza di Beppe Grillo a Sanremo 2014: ‘Come pensi di gestirla?‘, chiede Signorini a Fazio, che risponde:

‘Noi adesso dobbiamo occuparci di quello che prevede la scaletta, che è già un lavoro gigantesco. Occuparci dell’imprevedibile è una cosa che al momento non abbiamo il tempo di fare. Lui è un uomo di spettacolo e sa che non si fa niente del genere. Secondo me è un rischio che non esiste. Dopo di che è già molto lunga arrivare a mezzanotte e mezza, che è il mio vero problema’.

‘L’incognita Grillo come la stai vivendo?’, chiede invece Signorini a Giancarlo Leone. Ecco la risposta del direttore di Rai 1:

‘Esattamente come Fabio. Noi dobbiamo preoccuparci di fare il migliore spettacolo possibile e non deludere le aspettative. Grillo, oltre a essere un leader politico, è ed è stato un grande uomo di spettacolo; conosce le regole del gioco. Ecco perché tutto questo ci fa stare tranquilli. Io non so cosa farà, se verrà e se farà un fuori programma. Immagino che il fuori programma sarà fuori dal teatro. Lui è un grande uomo di spettacolo; io ho già comprato i biglietti per quando verrà a Roma con il suo spettacolo’.

Spazio anche alle polemiche su Rufus Wainwright, che Signorini definisce ‘artista gay dichiarato e anche un po’ anticlericale‘. Ecco la risposta di Leone:

‘Ogni polemica ha sempre una base: qualsiasi artista, soprattutto se impegnato, può essere visto sotto Sanremo come elemento di rottura. È chiaro che quando artisti del genere vengono a Sanremo, quando vengono su Rai1, le cose cambiano. Ognuno di questi artisti ha al suo interno una vis polemica e talvolta anche un modo di rappresentarsi rispetto allo spettacolo, che poi si conforma rispetto allo spettacolo.
Sappiamo che Rufus non si crocefiggerà in scena e non farà nulla di quelle cose che l’hanno anche reso famoso. Farà il grande artista che è’.

Fazio si è invece concentrato su Laetitia Casta:

‘In qualche modo faremo un omaggio alla tradizione perché stiamo immaginando di fare una cosa, un numero vero e proprio. Letizia è molto generosa – di solito è previsto che uno venga lì e dica “Esce il mio film, che bello essere qui” – invece non sarà così’.

Il conduttore ha annunciato che si ispirerà a Mike Bongiorno:

‘Mike per un destino strano mi è sempre stato vicino ed è un punto di riferimento. Un mio amico una volta mi ha detto “ti devi ricordare il rapporto di Mike con la televisione, con il pubblico”. Il pubblico di adesso è diverso da quello degli anni 60, però c’è di fondo una necessità costante di rispetto e stima per il pubblico. Mike questa cosa non l’ha mai dimenticata e ha sempre voluto bene alle cose che faceva. Io confesso che al Festival di Sanremo voglio bene e se uno non gli vuole bene, non lo può fare perché è una cosa talmente complicata, disumana, innaturale, esagerata. E’ tutto fuori dalla natura umana. O gli vuoi tanto bene…. L’aspetto più difficile per chi lo conduce è trovare la leggerezza giusta un minuto prima di andare in scena. Oggi non sono leggero, ho un’ansia abbastanza divorante. Da qui a domani spero che arrivi. E’ come entrare in forma per una gara’.

Spazio, infine, anche alla realtà del paese:

‘Era un peccato non approfittare di questa opportunità per ricordare a tutti una cosa, che viviamo in un Paese meraviglioso, che la bellezza è l’ingrediente di cui probabilmente abbiamo al momento più bisogno. La bellezza ha a che fare con la conoscenza, con la giustizia, con la verità, con aspetti che rendono migliore la vita e quindi noi stessi. La scenografia di Sanremo di tanto in tanto ci ricorderà che questa bellezza trascurata è un delitto’.

Aggiornamento di Fulvia Leopardi delle 12.10

Festival di Sanremo 2014, proteste: i cattolici contro il ‘blasfemo’ Rufus Wanwright

Strana protesta quella in scena stamattina di fronte alla sede Rai di Viale Mazzini: motivazione, la presenza sul palco del Festival di Sanremo 2014 di Rufus Wanwright, che secondo Papaboys e associazioni cattoliche varie è colpevole di essere gay e pure blasfemo. Appuntamento dalle 13 alle 14, quando i cattolici organizzeranno un picchetto di protesta ‘per protestare – scrivono gli organizzatori – contro la presenza a Sanremo di Rufus, un cantante blasfemo invitato dalla Rai. Chiediamo l’intervento o le dimissioni dei vertici Rai, in primis la presidente Tarantola (che si dichiara cattolica, ma permette che si trasmetta dalla tv pubblica blasfemia) e del direttore Gubitosi‘.

Fonte: Televisionando