Anche mercoledì 8 febbraio l’appuntamento irrinunciabile di Casa Sanremo è quello con gli esclusivi showcase presso la Lounge Sala Mango. Il primo ospite sarà Lele, in gara alla 67esima edizione del Festival di Sanremo nella sezione nuove proposte con “Ora Mai”. Lele (nome d’arte di Raffaele Esposito) ha 20 anni ed è nato a Pollena Trocchia (provincia di Napoli), dove vive con i genitori e il fratello. Prima ancora di essere un cantante, è un autore e compositore. A metà marzo 2016 Lele accede al serale di Amici e sceglie di concorrere per la squadra Bianca accanto a Emma e Elisa, reputando quest’ultima “più vicina al suo mondo inglese”. “L’emozione di portare una mia canzone a Sanremo è sicuramente enorme – racconta il cantante, il più giovane in assoluto tra i cantanti in gara – da musicista, il privilegio di proporla con quell’orchestra è motivo di orgoglio. “Ora Mai” parla del momento in cui in una relazione si arriva al silenzio, che sa far male molto più delle parole dette. È la consapevolezza che qualcosa sta per finire”. Il brano anticipa l’uscita di “Costruire 2.0” (Sony Music Italy), la nuova versione dell’album d’esordio del giovane cantautore finalista di Amici 2016, prevista per venerdì 10 febbraio.
Sul palco della Lounge Sala Mango salirà anche Marianne Mirage. L’artista partecipa al Festival nella categoria giovani con “Le canzoni fanno male”, un brano – scritto da Francesco Bianconi (Baustelle) e Kaballà – che è una grintosa ballad soul con un gran ritornello ritmato che enfatizza l’espressività dell’artista. Nata a Cesena, Marianne Mirage fin da giovanissima si avvicina al mondo dell’arte, poi scopre un’intensa passione per la musica, in particolare per le atmosfere black, soul e per le grandi voci del jazz internazionale. Il titolo coraggioso del suo EP “Le canzoni fanno male” suona come una dichiarazione d’amore, racchiude il sentimento legato a quelle canzoni che si portano nel cuore, che non si riescono più nemmeno ad ascoltare con leggerezza, tanto forte è il loro effetto. Quando è arrivata la convocazione per il Festival di Sanremo Marianne era nel bel mezzo della produzione dei brani che avrebbero dovuto comporre il suo nuovo album, il successore di “Quelli come me” (uscito nel 2016 per Sugar), che l’ha portata ad una grande crescita live con concerti in Italia e in tante città estere (Berlino, Parigi, Tokyo che hanno fatto da sfondo ad alcuni dei suoi videclip).
Le sonorità della musica jazz-soul e pop sono il trait d’union del nuovo lavoro “Le canzoni fanno male” che mixa felicemente una scrittura e un canto blues/soul con una produzione che guarda alle tendenze più attuali del “pop”, ad artisti come Alicia Keys e Saint Vincent, Erykah Badu, Selah Sue, che negli ultimi anni si sono imposti all’attenzione internazionale. Laureata in Lettere e Filosofia, e diplomata in recitazione presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Milano, Marianne nel 2015 viene scelta da Microsoft come artista per presentare il nuovo prodotto Surface, un’applicazione innovativa in cui lei suona la chitarra da un dispositivo tecnologico.
In gara alla 67ª edizione del Festival nella sezione Big, con il brano “Portami via”, contenuto nell’album in uscita a marzo “Pace”, Fabrizio Moro sarà presente a Casa Sanremo per il suo speciale show case. Cantautore, chitarrista e musicista italiano, Moro ha alle spalle una ventennale carriera, cominciata nel 1996, con all’attivo 8 album in studio e la raccolta “Atlantico Live”. Ha già partecipato a quattro Festival di Sanremo come cantautore e come autore: vince nel 2007 tra le Nuove Proposte con “Pensa”, brano con il quale si aggiudica anche il Premio della Critica “Mia Martini” e conquista il podio nel 2008 tra i Campioni con “Eppure mi hai cambiato la vita”.
Il cantautore romano vanta anche due partecipazioni al Festival in qualità d’autore con i brani “Sono solo Parole” scritto per Noemi e “Finalmente Piove” per Valerio Scanu.Nella serata di giovedì, in cui il Festival sceglie di omaggiare la tradizione della canzone italiana, l’artista interpreterà “La leva calcistica della classe ‘68” di Francesco De Gregori.
Nel corso degli anni, diversi suoi brani sono stati utilizzati come spot pubblicitari e documentari e come colonne sonore per campagne sociali, serie e programmi TV.